From 0 to
Tutto è iniziato nel 2013 quando mi sono messo in testa di battere il record di massimo dislivello positivo nel minor spazio possibile. Un progetto che non ho immaginato io, ma che nasce dalla passione del presidente della International Skyrunning Federation, Marino Giacometti. Qualche anno prima avevo letto di lui e del suo record (23 ore, poi abbassate a 18 ore e 38 minuti da Andrea Daprai) su una rivista specializzata: da Genova alla cima del Monte Bianco unendo bici, corsa e alpinismo. Una bella sfida. Potrei provarci, mi sono detto. Pensavo fosse impossibile battere il tempo di Daprai, ma tanto valeva mettersi in gioco. I 320 chilometri in bici non mi spaventavano, a preoccuparmi era la parte sul Monte Bianco. Alla fine ci sono riuscito e ho migliorato il tempo precedente di oltre due ore. Mi sono divertito tantissimo durante questa prova perché ho messo insieme la bici, la corsa e la montagna. Stavo così bene che, durante la discesa, ho iniziato a immaginare il prossimo progetto: se questo è il maggior dislivello nel minor numero di chilometri in Europa, quello al mondo non può che essere l’Aconcagua.
From 0 to Monte Bianco
Il 13 luglio 2013 parto in bici dagli zero metri del mare ligure e pedalo fino al Monte Bianco dove, ad aspettarmi, trovo Denis Trento. Con lui salgo lungo la normale italiana alla montagna. In tutto impiego 16 ore e 35 minuti per coprire una distanza di 316 chilometri e 7211 metri di dislivello positivo.
From 0 to Aconcagua
Dopo il Monte Bianco scelgo di cimentarmi con una nuova sfida: realizzare il massimo dislivello nel minor numero di chilometri al mondo. Il 24 gennaio 2015 parto da Viña del Mar e pedalo per 200 chilometri fino a Los Horcones (2900 m) da cui proseguo a piedi fino a raggiungere la cima dell’Aconcagua (6963 m). In 22 ore e 41 minuti copro una distanza di 235 chilometri e 7000 metri di dislivello positivo.
From 0 to Elbrus
Questa volta sono partito da -29 metri sul livello del mare, da Sulak (Mar Caspio) e ho pedalato ininterrottamente per 510 chilometri fino a raggiungere il villaggio di Azau (2350 m), ai piedi del monte Elbrus. Il percorso di avvicinamento è stato davvero difficile per il caldo, il traffico e la pericolosità delle strade. Nonostante tutto sono comunque riuscito a raggiungere la vetta della montagna. Dopo 31 ore e 55 minuti il 26 giugno 2016 ho toccato i 5642 metri della montagna.
From 0 to Kilimangiaro
Questa volta parto dall’oceano Indiano, da Tanga, e pedalo per circa 400 chilometri affrontando forature, caldo e pioggia. Arrivo a Umbwe Gate (porta del Parco Nazionale del Kilimangiaro, 1800 m) in piena notte, sotto a un tipico diluvio tropicale. Lasciata la bici inizio a salire e dopo 27 ore dalla partenza e 8000 metri di dislivello positivo mi volto a osservare l’Africa che si estende infinita sotto di me.
From 0 to Monte Rosa
Il quinto capito dei miei progetto “from 0 to” ho deciso di ambientarlo sulla montagna di casa, quella che vedo tutti i giorni dalla finestra. Una tappa di acclimatazione in previsione di una sfida più grande: from 0 to Everest. Solo a immaginarlo, il tetto del mondo, mi mette paura. Così, per esorcizzarla, ho deciso come sempre di mettermi in sella. Sono partito dal Golfo di Genova, come la prima volta, pedalando fino a Staffal (Gressoney). Qui ho lasciato la bici per indossare gli sci e raggiungere la Capanna Margherita (4554 m). In tutto ci ho messo 14 ore e 31 minuti.